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LA NOSTRA STORIA
Caffè Motta racconta una storia tutta italiana, la storia della famiglia Mastromartino, che, a partire dagli anni Sessanta, ha sapientemente unito passione e antichi saperi per dar vita ad una realtà industriale che ogni giorno si impegna ad offrire un caffè dal gusto intenso, verace e genuino e capace di esprimere l'unicità di un vero espresso napoletano.
Sono i primi anni '80, quando Michele Mastromartino e Carmela Motta, marito e moglie, avviano a Melfi una piccola torrefazione che, con pochi macchinari ed una tostatrice a legna e la loro sola forza lavoro, produce caffè in grani e macinato sotto il marchio Brasiliana.
Nel 2006, Nicola Mastromartino, primogenito della coppia e sin da ragazzo appassionato del caffè torrefatto, assume la gestione della torrefazione. Divenuto Amministratore, si propone di far conoscere l'aroma ed il gusto del caffè salernitano a tutta la penisola e di avviare il commercio estero.
Nel 2015 pianifica l'avviamento della costruzione di un nuovo sito produttivo così da modernizzarsi e superare l'ormai saturata capacità produttiva della precedente torrefazione.
Il nuovo stabilimento, concluso nel 2019, occupa una superficie di 12.000 mq ed ha una capacità produttiva, calcolata in un unico turno, pari a quella della precedente su 24h.
Il moderno stabilimento ed il restyling del packaging, presentato nel 2018, rendono oggi l'azienda molto più competitiva, all'avanguardia e pronta ad intensificare ulteriormente la presenza all'estero e nel mondo Ho.Re.Ca., nonché a soddisfare le commesse, sempre crescenti, di co-packaging per il mondo della GDO.
L'evoluzione del marchio
Il restyling del brand
La rivisitazione del marchio e dei packaging è stata sviluppata da RobilantAssociati nel 2018, allo scopo di mettere a fuoco l'immagine di Caffè Motta, accentuandone i tratti di riconoscibilità e visibilità a scaffale. Il restyling è partito dal logo, ora racchiuso nell'iconica forma di una tazzina, impreziosita da un imballaggio in paper touch che regala al consumatore un'innovativa esperienza sensoriale.
Com'era il nostro caffè
Com'è il nostro caffè oggi
Per evidenziare la riconoscibilità del prodotto sugli scaffali si è scelto di modificare totalmente il packaging scegliendo l'identitario arancione come colore disruptive, caratterizzando, poi, ogni miscela con un colore differente.
Lo stile è semplice, ma ricercato con un imballo opaco, più grezzo al tatto, per ricordare gli incarti antichi di caffè.
Il pack punta l'attenzione sulla qualità, riducendo al minimo l'involucro per dare risalto al prodotto.
